Pensieri, parole, emozioni e avventure di una studentessa for ever in giro per il mondo
venerdì 24 ottobre 2008
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla
Ce ne sono tanti di bruchi in giro. Non sono proprio verdi, più che altro di un giallo fosforescente, o arancione, con strisce orizzontali argentate. La maggior parte di loro è sopra la trentina, difficilmente più giovani, facilmente verso i quaranta o i cinquanta. Non si muovono con le loro zampettine, sono una specie più evoluta: vanno in bicicletta. L'altro giorno ne ho vista una specie rara: con le botte, di quelle verdi che usano i pastori per andare in campagna. Le specie più comuni usano ancora le classiche mollette o si rimboccano i pantaloni nelle calze perchè non finiscano nei pedali. Al posto delle antennine hanno i caschetti blu da ciclista. Quando ne vedo arrivare qualcuno in facoltà, perchè questo è il sito dove si riuniscono, aspetto aspetto aspetto per assistere alla trasformazione. Quando arriva il momento di parcheggiare la bicicletta, riacquistano piano piano la postura eretta ed ecco che inizia la trasformazione: sotto il caschetto ritrovano la libertà bionde ciocche di capelli o code di cavallo. Le botte o le mollette scompaiono dentro lo zaino. Lentamente si apre il guscio fosforescente.... spunta una giacca, una cravatta, un abito...un paio di scarpe col tacco...una borsetta. E finalmente, ecco! Non siete più davanti ad uno scemo vestito come un operaio dell'Anas in bicicletta, ma davanti a un professore inglese!
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