Quando, alle elementari, maestro Costantino ci mandava sulla rosa dei venti nel giardino della scuola per vedere come sarebbe stato il tempo e rilevare la temperatura, se in cielo c'era qualche nuvola scrivevamo sul quaderno "variabile". Forse allora il nostro concetto di variabile era ristretto, significava che qualche nuvoletta passeggera avrebbe oscurato il sole. Ma in realtà in Sardegna chi conosce veramente il concetto di "tempo variabile"?
Ora sto sperimentando ampiamente questo concetto e ne ridefinisco i confini semantici proprio sulla mia pelle. Stamattina ha piovuto tutto il tempo, poi finalmente il cielo si è aperto e proprio nel momento in cui dovevo uscire di casa per andare in facoltà è uscito un bel sole a farmi compagnia. Il tempo di seguire la lezione...e stava di nuovo piovendo! Il tempo di aprire l'ombrello...e aveva smesso! Il tempo di rimettere l'ombrello in borsa...e giù di nuovo a piovere! Quindi se mi chiedete com'è qua il tempo....variabile!!!
3 commenti:
La Rosa dei Venti di maestro Costantino! Che ridere! Tutte le mattine a rilevare pressione, temperantura, scrivere sulla lavagna che il giorno sarebbe stato il compleanno di qualche compagnetto, e via decidendo. E le foto, e il ping pong,...! e le gare a chi si ricordava più capitali europee?! Noooh, ci piaceva troppo!!! anche perchè chi vinceva il campionato delle capitali poteva pure prendersi un regalino... :)
eheheheh mi ricordo benissimo! Ci divertivamo da matti...una volta ho anche soffiato un paio di racchette da ping pong ad andrea m. con quel sistema "chi finisce prima e fa il compito tutto giusto"...povero, era anche il giorno del suo compleanno!!!! Che monella...
ah ah ah cattiva! che egoista, certo che gliele avresti potute regalare... :):):) ah ah ah!!!
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