martedì 19 luglio 2011

Caffè, certezze e incertezze

Dopo una notte quasi insonne di sogni strani e telefonate surreali, stamattina mi sono svegliata presto, in uno stato di semi incoscienza, e ho deciso che era una mattina perfetta per farsi una bella passeggiata sulla spiaggia.  Caffè, costume, mp3, i soldi per comprare il giornale - oggi ho trovato Repubblica! (ma era di domenica scorsa)- e via a camminare, in mezzo all'esercito di vecchietti mattutini e di passeggiatori di cani, di mamme con i neonati, e di altre categorie che amano le mattine al mare.  L'acqua era cristallina e già calda nonostante fosse presto e con i passi ho cercato le onde che si infrangevano sul bagnasciuga.  C'erano tante alghe, di quelle a forma di palla, qualche sassolino interessante e poche conchiglie.  Camminare sulla spiaggia aiuta a mettersi in pace con il proprio io e con il mondo, ho pensato... Ed ecco che allora come al solito questo piccolo pensierino ha innescato tutta una cascata di pensieri che hanno mandato a farsi fottere la pace con il mio IO e con il mondo ed eccomi lì a rimuginare sul senso di tutto e a interrogare i milioni di granelli di sabbia presenti, quelli hanno secoli di vita e ne hanno visto di cotte e di crude, peccato non possano parlare!  Molte volte mi sembra che le mie teorie sulla ricerca della felicità non abbiano fatto molti passi avanti rispetto a quando, dieci anni fa, passavo i viaggi in pullman di ritorno dal liceo a parlarne riparlarne analizzare sviscerare cercare ricercare con la mia amica sedilese, tra grandi risate e grandi pianti.  E infatti ancora oggi ci ritroviamo su skype per grandi conferenze a due sui perché della vita, per trovare un senso alle più grandi seghe mentali che l'umanità intera si sia mai fatte, e tutto senza grandi pretese, giusto per farci un po' del male e ridere della nostra piccolezza nell'universo.
La felicità sta in tante cose, perciò è bello ricercarla, perché è come un tesoro da trovare, il mondo è la nostra mappa, la vita il nostro viaggio avventuroso alla Emilio Salgari... per fortuna durante il viaggio troviamo tanti indizi che ci fanno sperare che quel tesoro esista davvero! Ed è tutto lì il bello, non smettere mai di cercare e di sperare... Se penso che sono già "in viaggio" da 28 anni (che manco Ulisse ha navigato per così tanto tempo), qualche indizio dovrei pur averlo raccolto... ma quello lo tengo segretamente per me, d'altronde ognuno ha il proprio tesoro da scoprire.  A volte la felicità può essere anche solo una tazza di caffè insieme (per alcuni dek).

2 commenti:

mamy ha detto...

condivido...e se il caffè si accompagna a una buona e calda pasterella...assoluta felicità!!!!!

Anonimo ha detto...

Amore mio,

qualche parallelo più a nord, la tua amica sedilese (che così
dipinta tra queste righe parrebbe una persona dalla quale io girerei con impegno alla larga), porta anch'essa a spasso i suoi mumble', col suo lettore mp3 (ed una felpa in pail al posto del costume) tra i cani e gli scoiattoli di Hyde Park.
Ma senza più cercare risposte, senza neanche formulare domande, perché se poi gliele poni veramente, la vita ti risponde in un modo da piegarsi dal ridere...ridere almeno della pesantezza delle nostre cosi futili ricerche.

La leggerezza...la leggerezza. La leggerezza.